Con grande piacere e con un pizzico di timore Vi presento la costituzione dell'Accademia Tarquinia Musica. Tre parole, ognuna con un proprio significato.
Perché Accademia. Accademia era una località dell'antica Grecia, ricca di giardini, situata nella periferia di Atene, nella quale Platone tenne i primi insegnamenti filosofici. Ora nasce quel pizzico di timore che dicevo prima. L'Accademia che abbiamo in testa vuole unire la musica e Tarquinia. Questa unione deve ritrovarsi in un progetto scientifico preciso, dove veri professionisti intendono trasferire il proprio talento ai coloro che più di altri sono in grado di recepire, di assorbire e diffondere a loro volta queste conoscenza: i giovani. Giovani che hanno intenzioni di ritrovarsi intorno ad uno spartito musicale, capirlo, studiarlo ed interpretarlo con le regole della logica e della sintassi proprie e tipiche di una lingua e di una cultura.
Perché Tarquinia. A Tarquinia vivo ed insegno musica. Ma Tarquinia è la culla della civiltà etrusca. Gli etruschi erano maestri nelle arti; apprezzavano molto la musica e solevano accompagnare con essa tutte le attività della giornata: il lavoro, il mangiare, le cerimonie civili e religiose. Anche sul campo di battaglia i movimenti delle truppe erano coordinati facendo ricorso al suono delle trombe. La musica accompagnava anche gli spettacoli scenici di più antica origine, che avevano carattere di mimo e rappresentati da attori-danzatori mascherati. Il teatro drammatico dialogato di ispirazione greca si è diffuso dal IV secolo a.C.. La civiltà etrusca nel III millennio d.C. potrebbe ancora assumere un ruolo di impulso nell'arte e nella cultura del nostro paese, per il tramite della musica.
Perché Musica. La musica è parte integrante della mia vita, la insegno, sono pianista e intendo fortemente promuoverla. La Musica è universale, unisce sempre e non divide mai. Arabi, cinesi, russi, europei, americani, australiani intorno allo stesso spartito musicale riescono a leggere, dialogare e comprendersi l'un l'altro perfettamente; nulla riesce ad unire meglio e di più se non la musica. Ancora va aggiunto che le poche parole scritte in uno spartito musicale, se ci sono, sono scritte in italiano. Così troviamo genti diverse, con pelle di tutti i colori, che intorno a note musicali, parlano un poco di italiano, magari non sono mai state in Italia, magari sono nate a Volgograd o in Siberia, ma comprendono l'italiano. Questa è una grande risorsa, che si va ad aggiungere alle grandissime risorse culturali che sono presenti nel nostro paese e che devono essere valorizzate.
Non a caso la parola "Accademia" sta al primo posto, chiarisce e spiega il significato ed il senso della musica e di Tarquinia. Non è un gioco né un passatempo, ma un percorso scientifico per acquisire conoscenze e capacità di livello superiore. Infatti, questa associazione, con il patrocinio del Comune di Tarquinia, ha come prima finalità l’istituzione di Corsi Superiori di Formazione Musicale, tenuti da docenti di conservatorio, che sono rivolti principalmente ad alunni della fascia pre-accademica (minimo 14 anni) e a tutti coloro che vogliono, dopo le scuole medie ad indirizzo musicale e dopo altre esperienze musicali, approfondire la loro preparazione, attraverso un percorso didattico personalizzato, che ha la finalità di affinare l’impostazione tecnica e la sonorità per affrontare un repertorio musicale utile per accedere ai Corsi Accademici Triennali e, successivamente Biennali, dei Conservatori Statali di Musica. Inoltre, l’Accademia Tarquinia Musica promuoverà eventi e manifestazioni musicali che vedranno protagonisti, in modo particolare le giovani generazioni.
Siamo molto contenti di avere come Direttore artistico il M° Giovanni Lorenzo Cardia, pianista e docente di Pianoforte e Laboratorio di musica d'insieme presso il Liceo Musicale “Polo Bianciardi” di Grosseto che organizza i corsi e gli eventi musicali.
E' un progetto ambizioso e stimolantee per questo motivo, abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti. Non chiediamo beneficenza, né sostentamento, ma supporto allo sviluppo ed alla crescita.
Lo dobbiamo ai nostri figli ed alle nuove generazioni, che devono mettere del loro, con impegno e professionalità; loro sono la leva, noi dobbiamo realizzare il punto di appoggio.
Il tempo ci dirà se i nostri giovani riusciranno a "sollevare il mondo"!
Il Presidente
dell’Accademia Tarquinia Musica
prof.ssa Roberta Ranucci